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Il piano

Il piano di protezione civile intercomunale è stato realizzato nel 2003 e approvato da tutti i Comuni con delibera di consiglio comunale nel 2004.

Il piano di protezione civile intercomunale 2020 rappresenta un aggiornamento del piano di emergenza comunale del 2003, è quello attualmente in vigore ed è stato approvato da tutti i Comuni con delibera di consiglio comunale nel 2021.

Il documento originario ha costituito uno strumento molto valido ed efficace in quanto ha censito in maniera puntuale tutte le strutture e le infrastrutture sensibili presenti sul territorio ai fini della gestione delle emergenze, oltre ai principali fattori di rischio che caratterizzano il territorio della Comunità Montana.

L’aggiornamento del piano di protezione civile, in quanto strumento dinamico, si è reso necessario per diversi motivi fondamentali:

- il primo è chiaramente legato ad un fattore temporale. Dal 2003 ad oggi sono stati emanati una serie di aggiornamenti alle norme relative a numerosi elementi che hanno avuto diverse ricadute nell’individuazione dei possibili scenari di rischio e che abbiamo necessariamente dovuto recepire all’interno della pianificazione per l’emergenza;

- un secondo fattore è legato ai recenti aggiornamenti delle componenti geologiche, idrogeologiche e sismiche dei diversi PGT redatti a scala comunale.

Già nella parte introduttiva del piano del 2003 si sottolineava come i futuri aggiornamenti avrebbero dovuto prevedere la “creazione di un prodotto informatico che potesse essere consultato da tutti i Comuni e la cui gestione per gli aggiornamenti fosse tenuta dalla Comunità Montana così da inserire e modificare tutti i dati in maniera omogenea.”

Proprio a partire da tale assunzione è stato impostato l’aggiornamento del piano, che è principalmente consistito nella revisione e nell’individuazione, in stretta collaborazione con le singole amministrazioni comunali, degli elementi per la gestione delle emergenze, e nella successiva implementazione di un database GIS, visualizzabile su apposita piattaforma web all’indirizzo www.protezionecivile.cmsondrio.it non soltanto dalle amministrazioni ma da ogni singolo cittadino.

Il Piano, oltre a definire le procedure strettamente operative degli interventi in situazione di emergenza, svolge anche un’importante azione di promozione della cultura della sicurezza, grazie alla diffusione dello stesso attraverso la piattaforma web dedicata.

Compito del piano è fondamentalmente quello di far si che tutte le istituzioni, la popolazione e le strutture abbiano codificato le modalità per affrontare le situazioni di emergenza legate al territorio. La codifica delle operazioni consente di organizzare con tempestività tutte le operazioni di soccorso proprio al fine di evitare, o comunque diminuire, i disagi e le sofferenze derivanti dalle situazione e dagli eventi calamitosi. Il piano prende in esame essenzialmente i principali rischi che emergono dall’analisi del territorio e delle infrastrutture presenti. I piani comunali si inseriscono in un più ampio programma di protezione civile con importanti riferimenti a livello regionale e provinciale così come illustrato nello schema seguente:

Struttura PC 

Come già accennato, oltre all’inquadramento dei rischi e alle modalità di intervento, il piano si compone anche di una parte cartografica realizzata in ambiente GIS, visualizzabile attraverso applicativo web "Piano di Protezione Civile Web", al fine di consentire la catalogazione, la visualizzazione e la consultazione georeferenziata di ciascun elemento individuato, oltre che la produzione di una cartografia con un alto livello di dettaglio contenete i diversi tematismi relativi agli scenari di rischio individuati a scala comunale.

Struttura del piano - Il presente aggiornamento al piano del 2003 è costituito dalle seguenti parti e allegati:

  • La Parte Prima, oltre alla normativa di riferimento, le definizioni e i principi che governano lagestione delle emergenze, elenca le tipologie di strutture e infrastrutture individuate sul territorio comunale, riportate nella cartografia della Parte Terza e descritte attraverso specifiche schede riportate in allegato B
  • La Parte Seconda, rappresenta la parte più importante del piano e rappresenta il vero e proprio aggiornamento rispetto alla versione precedente. Sono infatti individuate le modalità operative, sotto forma di specifiche schede, che il sindaco è tenuto ad attivare a seguito della comunicazione di uno specifico livello di allerta da parte del Centro Funzionale Monitoraggio Rischi – Sala operativa di Regione Lombardia. Le schede consentono di individuare in modo intuitivo, attraverso l’utilizzo di specifiche icone e colori, le procedure da mettere in atto a seconda della tipologia di criticità ed il livello ad essa associato
  • La parte terza, costituisce parte integrante e imprescindibile del piano. In essa sono contenuti tutti gli stralci cartografici, suddivisi per singolo Comune, sui quali sono individuati tutti gli elementi per la gestione delle emergenze individuati su specifica cartografia (edifici e aree descritti attraverso specifiche schede riportate in allegato B) e sovrapposti (al fine di individuarne il rischio potenziale) ai tematismi di pericolosità idrogeologica, idraulica, sismica, incendi boschivi e valanghe.
  • Allegato A riporta la composizione del COC attraverso nominativi e numeri di telefono associati alle diverse funzioni. Per tale allegato dovrà essere previsto un aggiornamento almeno annuale o ad ogni variazione nell’ambito della Giunta e del Consiglio Comunale.
  • Allegato B riporta, sotto forma di schede, tutti gli elementi in termini di strutture ed aree, individuati sul territorio di ciascun Comune per la gestione delle emergenze. Gli elementi presenti nelle schede sono stati individuati da parte di ogni singola amministrazione comunale. È responsabilità delle stesse amministrazioni l’aggiornamento periodico delle informazioni riportate in ciascuna scheda
  • Allegato C riporta i materiali e mezzi a disposizione del Comune. Gli elementi presenti nelle schede sono stati individuati da parte di ogni singola amministrazione comunale. È responsabilità delle stesse amministrazioni l’aggiornamento periodico delle informazioni riportate in ciascuna scheda
  • Allegato D riporta l’elenco delle persone con esigenze speciali, e verso le quali dovrà essere indirizzata assistenza in via prioritaria qualora si manifestasse un’emergenza. Gli elementi presenti nelle schede sono stati individuati da parte di ogni singola amministrazione comunale. È responsabilità delle stesse amministrazioni l’aggiornamento periodico delle informazioni riportate in ciascuna scheda.
  • Allegato E riporta i piani particolareggiati di protezione civile realizzati nell’ambito dei diversi Comuni, legati a specifici rischi e caratterizzati da studi approfonditi. Per ciascun piano particolareggiato devono essere rispettate le modalità operative riportate nei singoli documenti.

BUONA LETTURA

01 PRIMA PARTE ASPETTI GENERALI

02_PARTE_SECONDA-MODALITA_OPERATIVE

03_PARTE_TERZA-CARTOGRAFIA (specifica per ogni Comune - area riservata) - visibile a tutti sull'applicativo "Piano di Protezione Civile Web"

A_ALLEGATO_A_COMPONENTI_COC-COM (specifico per ogni Comune - area riservata)

B_ALLEGATO_B_SCHEDE_AREE_EDIFICI (specifico per ogni Comune - area riservata)

C_ALLEGATO_C_MATERIALI_E_MEZZI (specifico per ogni Comune - area riservata)

D_ALLEGATO_D_ESIGENZE_SPECIALI (specifico per ogni Comune - area riservata)

E_ALLEGATO_E_PIANI_PARTICOLAREGGIATI

 

Archivio dei documenti del piano intercomunale di protezione civile del 2003:

La componente informativa si trova al link PIANO e la parte cartografica al link CARTOGRAFIA

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